Le novità di Ableton Live 11

Nel 2021 l’undicesima versione di un software che ha raggiunto un uso veramente trasversale e forse neppure immaginato da Gerhard Behles e Robert Henke, i due dj programmatori che quasi vent’anni fa pubblicarono il primo Live.

Pensato originariamente per gestire i djset, Live è diventato di uso comune non solo per gli improvvisatori di ogni estrazione musicale, ma anche per molti producer che lo scelgono anche in studio, come una (non) tradizionale DAW e trasformando il pc un vero e proprio strumento da suonare.

La filosofia operativa di Live 11 rimane nel solco della tradizione Ableton: mai interrompere il flusso creativo. Ci sono alcune interessanti novità. Vediamole in dettaglio.
Sul fronte live performance arriva una rivoluzionaria funzione adattiva del timing, per cui Live potrà seguire il tempo dettato dall’audio in, senza necessità di program change o nuovi tap e diventando di fatto un elemento dinamico dell’organico.

Le Macro salgono a 16 e sono raggruppabili e richiamabili tramite snapshot, senza fastidiose latenze. Inoltre è attivabile un pulsante che randomizza le funzioni. Unitamente ai nuovi Note chance e Velocity chance questa possibilità si muove verso una creatività aleatoria, consentendo di dare sviluppi inattesi e originali alle nostre clip.

Grande passo in avanti anche sulla compatibilità MPE che ora permette di operare slide, bend e variazioni di espressione utilizzabili anche in Waveform, Simpler e Sampler.
Sul lato producing invece le nuove funzioni di comping permettono di selezionare e assemblare facilmente parti di varie clip, con un crossfade automatico tra i frammenti. Questa possibilità è estremamente interessante ad esempio per confezionare un assolo strumentale da varie clip o una traccia vocale al meglio di varie take.

Altro sviluppo molto pratico è il linked track editing che consente di modificare contemporaneamente più tracce con un solo intervento.

Novità anche nel campo effettistico. Il nuovo riverbero Hybrid combina un riverbero a convoluzione con un classico algoritmico, dando una notevole profondità al suono. Più ardite e sperimentali le funzioni Spectral Resonator, che spezza lo spettro sonoro e lo riprocessa con delay variabili intorno ad una frequenza di taglio e Spectral Time che lavora sui picchi della clip permettendo di creare effetti inediti di pitch shifting, delay e freezing del suono.

Completano la nuova versione una serie di nuovi campioni e virtual instrument. Voice box combina voci e cori con strumenti di modulazione dedicati alla vocalità. Quartetto di fiati, Quartetto di archi e Upright Piano sono invece realizzati in collaborazione con Spitfire audio e che possono essere una potente risorsa per la produzione.

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